Ho lettere da scrivere e colori da svelare,
e un pensiero felice pieno di luce nordica appena affiorato nel qui e ora.
Il tempo è passato volando ultimamente e troppo impegnata a viverlo, non ho quasi avuto occasione di sbirciarci in mezzo a lungo, ma è stato tempo buono e nelle sue pieghe si sono nascoste tante cose belle, osservate per un attimo e poi messe da parte mentre la corrente ripartiva di gran carriera. Non che ora si sia fermata, ma cerco di calvalcarla meglio a pelo e senza redini,
ma con le ginocchia ben salde.
Questo autunno sta portando sopratutto il ritrovarsi.
Il ritrovarsi di sguardi e famiglie, di sangue e non.
Di voci e sentimenti che non si potevano proprio più mettere a tacere,
di richiami a cui rispondere forte e chiaro,
anche un po' dell'amore nel dolore e molto di quella follia sacra che muove i mondi.
Un pensiero sorridente ad Aarto Paasilinna venuto a mancare proprio mentre dopo sei anni lunghissimi prenoto finalmente un volo per la sua bella terra. Dopo che proprio ieri sera rileggevo qualche brano del suo primo romanzo famoso "L' anno della lepre". Di certo avrebbe colto l'ironia di tutto ciò! :) I suoi libri pieni di humor pungente, malinconia e amore per la natura, in Italia li trovate editi da Iperborea.