Per tutte le donne della mia vita.
Passate presenti e future.
Forse le parole di un'altra donna speciale sono più adatte delle mie,e come sempre agiscono tramite un passaparola,ma mi auguro che non perdiate mai la vostra "donna selvaggia" se l'avete trovata,e che possiate scoprirla se davvero lo desiderate.
"Le cose perdute per secoli si possono ritrovare seguendo l'ombra. Accendete una candela,perchè questi tesori perduti e rubati ancora gettano ombre nei nostri sogni notturni o a occhi aperti,e nelle antichissime storie,nella poesia,e in... qualsiasi momento di ispirazione. Noi donne di tutto il mondo - vostra madre e mia madre,voi e io,vostra sorella,la vostra amica,le vostre figlie,tutte le tribù di donne che ancora non conosciamo- sogniamo quanto è perduto,quel che dovrà emergere dall'inconscio. In tutto il mondo sogniamo gli stessi sogni. Non siamo mai senza la mappa. Non siamo mai separate. Ci uniamo attraverso i sogni.I sogni sono compensatori,forniscono uno specchio dell'inconscio profondo riflettendo per lo più quanto è perduto e ciò che occorre per correggere e riequilibrare. Sono immagini illuminanti. Ed ecco che cosa sogniamo: Sognamo l'archetipo della donna selvaggia,sognamo la riunione. E ogni giorno nasciamo e rinasciamo da questo stesso sogno selvaggio,e torniamo alla luce del giorno serrando nella mano un pelo ruvido,con le piante dei piedi nere di terra bagnata,i capelli che profumano di oceano,o di foresta,o di fuoco di legna. Da quella terra passiamo ai nostria abiti da giorno,alle nostre esistenze diurne. Arriviamo da questo luogo selvaggio per metterci davanti al computer,o ai fornelli,alla finestra,o davanti a un insegnante,un libro,a un cliente. Respiriamo il selvaggio nel lavoro con gli altri,nelle decisioni,nell'arte,nell'opera delle nostre mani e dei nostri cuori,nella politica,nella vita domestica,nell'educazione,nell'industria,neglia affari esteri,nelle libertà,nei diritti e nei doveri. Il femmineo selvaggio non è soltanto sostenibile in tutti i modi : SOSTIENE tutti i mondi.Dobbiamo fare in modo che qualcosa del selvaggio ritorni quando è richiamato. Usiamo le voci della mente,dell'esistenza,dell'anima per richiamare l'intuito,l'immaginazione,la donna selvaggia. E lei viene.Se state per fuggire,per affrontare un rischio,osando agire in modi vietati,allora scovate le ossa più profonde,fecondando gli aspetti nauturali e selvaggi delle donne,della vita,degli uomini,dei bambini,della terra.Usate il vostro amore e i vostri buoni istinti per sapere quando ringhiare, assalire, colpire violentemente, quando uccidere, ritirarsi, latrare fino all'alba. Per vivere più vicino al selvaggio numinoso una donna deve scuotere più la testa, traboccare di più, avere più intuito, più vita creativa, "più lasciarsi sporcare" più solitudine, più compagnia di donne, più vita naturale, più fuoco, più cucina di parole e di idee. Deve riconoscere meglio la sonorità,la semina,le radici,la gentilezza verso gli uomini,la rivoluzione nel vicinato,la poesia,la pittura di favole e fatti,più lughe penetrazioni del femmineo selvaggio.Più circoli di cucito terroristi e più ululati.Molto più canto hondo.Deve scuotersi di dosso la pelle che la ricopre,incedere sugli antichi sentieri,affermare la sua conoscenza istintuale."
(Clarissa Pinkola Estes)
Il colore che vedete sullo sfondo del disegno è oro,come nelle icone....solo che dalla scannerizzazione non si vede! ;)
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