Tornare a casa e trovare i calendari fermi a Marzo,
fare la spesa e ripulire tutto, venire accolti dal gatto nero, dalla neve bianca dei pioppi, e dal temporale.
La luna piena è più grande che mai. Dormire accanto alla persona amata e sognare.
Sognare tre donne. Donne vecchie e grasse,vestite forse di pelli, con capelli lunghi e trecce sottili,
sedute una accanto all'altra e bruttissime, simili ai troll delle illustrazioni di John Bauer.
Ma tutte e tre avevano occhi buoni, e tutte e tre erano sorridenti.
Sorrisi un pò grotteschi ma genuini.
Le tre donne del mio sogno cantavano.
Cantavano una nenia che adesso non so più ripetere,
ma che era ancora tra le mie labbra quando mi sono svegliata nel cuore nella notte.
Raccogliere le rose ( facendo attenzione a tagliare il gambo un pò di traverso,per farle vivere più a lungo)
e metterle nei vasi con l'acqua. Quelle scarlatte di velluto,e quelle profumate rosa pallido.
E poi una richiesta d'aiuto.
La storia più vecchia del mondo.
Da quando esiste il dolore esistono anche questi gesti.
E allora...fumo profumato, olio del Sud ,acqua. Cose semplici, parole semplici.
Quello che è stato fatto e quello che viene fatto ancora.
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