Dalla Val di Mello, dove d'estate, le voci congiunte dei torrenti Masino e Mello sono potenti, ed il loro tocco gelido dà respiro alla valle ( ..e refrigerio alle volpi di pianura! )
Dove le cascate sono nastri d'argento che splendono lontanissimi, e le nuvole nascondono il volto del ghiacciaio...
....dove corre selvaggio e bonario ( ma solo con chi rispetta le sue montagne ) il Gigiat, il nume tutelare della valle, che a volte è un pò umano, ma più spesso assume le sembianze di un gigantesco stambecco-caprone....di certo è un parente del caro vecchio Pan.
"..simbolo della vita che si rinnova e dell'eterna giovinezza che sta sui monti e dai monti scende con i fiumi ad allietare il mondo." Così ne ha scritto Aurelio Garobbio, uno dei maggiori studiosi dell’universo immaginario dell’arco alpino.
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