L'anno sta morendo, sono a Sud da una decina di giorni che sembrano un' eternità.
Perdo sempre la concezione del tempo quando sono qui,
sospesa tra montagna e mare.
Forse l'ultimo giorno dell'anno vedrà la neve,
e segretamente dentro di me, conto già i giorni che mi separano al ritorno.
Non sto male, ma quello che ho di fronte nei prossimi mesi è nella mia testa talmente enorme e in larga parte ancora astratto,che restare ferma mi rende un pò inquieta.
Ciò non toglie che io possa scovare e registrare la bellezza ovunque,
e anzi come in uno strano sogno,
la bellezza che ho attorno è più vivida che mai.
Nel frattempo perfino qui ricevo posta.
Non c'è nemmeno un indirizzo esatto, ma dopo la cartolina dalla Finlandia ( che fu un vero record )
proprio il giorno prima della viglia di Natale mi è arrivato dalla cara Bea un pacchettino con dentro L'ORNITOPIPO, ossia una buffa creatura cucita a mano per proteggermi dalle insidie dei lunghi viaggi.
In fondo alla letterina d'accompagnamento queste importantissime raccomandazioni:
" Se lo porti in India, tienilo lontano dai pappagalli....è pieno di semi di girasole! "
Sto meditando una risposta che sia all'altezza.
E poi nemmeno a farlo apposta ecco che il giorno stesso la mia seconda famiglia nordica riceve il mio pacchetto spedito due giorni prima della partenza, e Irene prepara subito una torta con i fichi secchi!
Domani è l'ultimo giorno dell'anno e mi ricordo che l'anno scorso,
il mio cuore era pieno di tristezza, un amore era appena finito
e l'idea dell' India avrebbe dovuto aspettare Aprile per vedere la luce nella mia mente e in quella delle mie compagne di viaggio. Sentivo un gran vuoto, ma ero comunque grata agli amici e alle acque del lago.
Quella notte di Capodanno, dormendo in una stanza piena di gente,
avvolta in un sacco a pelo sognai l'arcobaleno.
Pensai, facendomi coraggio, che fosse un buon segno per l'anno appena iniziato, e ora che l'anno in questione è finito posso proprio dire che lo fu davvero.