Scrivo dalla mia soffitta Calabrese.
Un ormai vago profumo di incenso al sandalo aleggia qui intorno, e oggi ho deciso di non esserci per nessuno a parte per i miei pensieri da trascrivere e per la tesi.
Non è facile ritagliarsi un pezzettino di tempo libero quando la tua famiglia conta qualche centinaio di elementi di tutte le età e di tutti i caratteri.
Ma oggi son qui e ci sono due appunti che voglio subito trascrivere, prima che mi sfuggano.
Uno riguarda Mati, che l'altra sera mi ha fatto un regalo speciale e un'altro riguarda una perfetta estranea.
Il 18 Luglio è un giorno speciale.
Il 18 Luglio è il compleanno di Matilde, una mia cuginetta, e la sua famiglia organizza sempre una bellissima festa con parenti e amici.
Il 18 Luglio di quest'anno io ero fisicamente presente ma mentalmente lontana, di umore malinconico e iper-sensibile, con tutti i pori dell'anima spalancati alle meraviglie del mondo e alle sue brutture e ahimè,con ben pochi filtri. In una condizione di questo genere la cosa migliore da fare è starsene tranquilli e assecondare il proprio corpo, di certo non stare in mezzo alla confusione per quanto allegra possa essere.
E così io me ne stavo su una sediolina di vimini un pò in disparte,assorta a guardare il vento tra i rami di un eucalipto, sorseggiando distrattamente aranciata e con un sorrisino ebete stampato in faccia per non far preoccupare inutilmente nessuno.
Ad un certo punto, la festeggiata, nonostante fosse tutta presa dagli altri bambini, dai regali e da alcuni palloni gonfiabili, mi è passata vicina silenziosa, e senza fermarsi mi ha sorriso e ha sfiorato le mie mani con le sue, piano piano ma in modo deciso, con tutta la profonda dignità dei suoi 3 anni appena compiuti. Un gesto semplice e sincero che ha riverberato in me come il suono dolce di un'arpa, e ha preso la forma di un messaggio: " Lo so. Non preoccuparti. Ora non mi posso proprio fermare, ma ci tengo a te ".
Ho ingollato l'aranciata e mi sono subito messa a scrivere sulla mia agendina azzurra.
( Ieri ho incontrato di nuovo il mare. Ne sono uscita con un malditesta incredibile ma è stato bello.
Quando troverò le parole adatte per descrivere lo stato che mi procura starmene nel suo abbraccio blu lo farò. Per ora, mi ricordo di Pande, il medico Ayurveda che in India mi ha detto tante cose interessanti, tra cui che il mio dosha è Kapha ( acqua ) e penso che non poteva essere altrimenti. )
Oggi mentre ero a fare la spesa, il secondo appunto.
Solo mentale perchè non ho avuto il tempo di trascriverlo.
Una donna indiana apparentemente di mezz'età, vestita all' occidentale con i pantaloni al ginocchio,
due occhi allegri e scuri di ghiaietto luccicante, e appena un ciuffo di capelli bianchi.
La treccia non era allacciata in fondo eppure non si scioglieva, e gli orecchini d'oro piatti e discreti, con una lavorazione a minuscole sfere, dicevano "Rajasthan".
Aspettava una coppia di anziani, ed era luminosa, radiosa, emanava felicità e premura nonostante il casino che aveva intorno. Il genere di casino cafonesco che solo un discount pieno di roba in offerta, all'estremo Sud del paese può offrire. Dopo la mia esperienza con le donne indiane, ho immaginato quanto deve essersi sentita libera con quei vestiti addosso e con un lavoro. Senza nessuna suocera frustrata a sua volta da una vita di privazioni a dirle "Didi! vergognati! Una donna non lavora e non mette quei pantaloni così corti!"
Nonostante tutto il disordine e la confusione, lei sorrideva alla gente chiedendo "permesso" piano piano e la gente abbagliata da quel non-si-sa-cosa pieno di grazia,sorrideva a sua volta facendola passare. Pazzesco!
Probabilmente spedisce i soldi a casa piena di orgoglio, ma la sua storia potrebbe essere pure diversa, non lo saprò mai. Ad ogni modo,spero che questa sconosciuta mantenga a lungo quel sorriso così radioso.
Tra due settimane arriva Victor.
Per adesso è tutto.
Che storie dolci... Ti auguro tanti momenti preziosi con la tua famiglia e tanta energia positiva da ricavarne per la tua tesi.
RispondiEliminaGrazie mille cara Ruostevilla! Buona estate! :))
RispondiEliminaI bambini sono delle creature meravigliose. Loro non vogliono spiegazioni e il più delle volte non fanno domande. Qualcuno può pensare che non capiscano ma credo che sia un grave errore pensare cosi. I bambini sanno...sempre. Una volta mio nipote ed io eravamo davanti al supermercato e lui ha visto un uomo anziano sulla sedia a rotelle. Un estraneo signore anziano. Lui mi ha guardata e chiesto:"perché quell uomo non si alza, perché va in giro sulla sedia?" Io gli ho risposto che aveva la bua alle gambe. Lui è rimasto in silenzio e lo fissava. Quando il signore era abbastanza vicino a noi mio nipote ci è andato accanto e gli ha accarezzato un ginocchio. Il signore un po triste o forse stanco lo ha guardato, gli ha accarezzato la testa e ha sorriso. Io ho semplicemente pianto un po di nascosto e sorridevo. Il cuore ancora ha il ricordo di quella sensazione di bellezza ed è meraviglioso. L a carezza di un bambino è un miracolo in terra! Ciao volpe <3
RispondiEliminaGrazie per il tuo bellissimo racconto! Quanta bellezza! ;))
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