in fondo a questa sensazione di fame che non è vera fame,
riesco di nuovo a sentire anche gli altri.
Non riesco mai ad andare a dormire ad un orario decente,
ma forse riesco pian piano a sentire DI NUOVO.
In fondo a tutta la strana vividità della consapevolezza di quanto l'immutabilità sia l'unica vera costante,
in fondo alla terra che trema per ricordarcelo, in fondo a tutte le paure e le paranoie del mutar pelle,
riesco di nuovo a sentire. Non molto ancora, ma abbastanza.
Sento di avere un luogo caldo tranquillo e fermo dentro di me, come una radura in mezzo ad un bosco fitto pieno di rovi. Oscillo. E anche tu ti senti strano. Me l'hai detto oggi. Forse perchè oscilliamo insieme.
...Come diceva la Calabrese?
"...pensate al terremoto. Pensate che i disturbi fanno parte della salute. Il terremoto è un disturbo della terra che compie un cambiamento e quindi produce.....salute! I movimenti oscillatori della terra e di tutto ciò che ad essa sta sopra, sono un segno di accettazione. Questo è quel che significa essere un pò aria, un pò terra e un pò fuoco. Assorbire i movimenti della terra, non resistergli.
Oscillare significa riprodurre con il movimento, la forma protettrice dell'uovo e del grembo materno.
Ora pensate ad un gesto che fate mille volte al giorno, senza pensarci: camminare.
Vuol dire che i vostri piedi -ciò che vi sostiene- si staccano dal suolo e sono per un attimo nel vuoto,
per poi tornare verso il suolo.
Ritmicamente.
Camminare è oscillare.
Camminare è un piccolo terremoto.
Camminare è forse inutile, brutto o doloroso?
La mente....mente! Il corpo invece sa già tutto quel che c'è da sapere.
Il corpo conosce il ritmo dell'accettazione...."
È così *
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