E ancora
parole adatte....mi stanno piovendo da ovunque! GRAZIE UNIVERSO che in questi
giorni pazzi di zolle che si aprono, mi risparmi la fatica grandissima di
cercare le parole adatte dentro me, e me le fai trovare così già pronte,sparse
come un sentierino di ciottoli, come un rametto piegato in un certo modo, come
segnali, facendomi emozionare per il riconoscimento! E qui tiro le pinne
fortissimo sempre a Eta ( Eta Eta
Eta Direte voi! Ma insomma con questa Eta!) Ma scusate, devo proprio farlo
perchè è grazie alla mia compagna di magie se la parola STREGA ora la posso utilizzare
- in italiano- senza sentirmi fuori luogo a causa degli equivoci storici,dello
stigma, o senza macchiarmi di New age.
( Anche se per
l'abitudine di anni non la uso quasi mai comunque...però so che potrei farlo,
che dietro ci sarebbero valide argomentazioni e motivazioni,ed è già qualcosa!) Ecco quindi, vi presento Mauro e poi vi lascio alle sue
parole:
MAURO VILLONE
Nato a
Torino nel 1958. Fotoreporter e scrittore. Vive e lavora tra Torino, Rio de
Janeiro e in
viaggio.
Dopo gli studi in Scienze della Terra ha approfondito, attraverso numerosi
workshop e
seminari, il
tema della comunicazione sociale e interpersonale per poi lavorare nel settore
pubblicitario
per 10 anni. Oggi dirige la ONG Para Ti a Rio de Janeiro. Realizza ricerche in
Brasile e altre parti del mondo sui temi delle culture indigene e della
spiritualità. Tiene un blog su IlFatto Quotidiano on-line e scrive sul portale
Karma News. Ha un blog personale:
"STREGA. Dal Dizionario socio-antropologico Villone-Urani. Lat.
Strix (nom.), strigis (gen.), strige (abl.). Donna dotata di enorme potere,
acquisito seguendo determinate pratiche e discipline. Tale enorme potere si
espleta con lo sguardo, il soffio, il tocco, il respiro, la risata, posture del
corpo, malie sessuali, uso di erbe, piante, pigmenti, semi e minerali,
cerimonie del fuoco, dell'aria e dell'acqua, canti, danze, versi e fischi.
Molte donne si ritengono streghe, per il
semplice fatto di essere donne e di avere certe idee, ma in realtà sono
pochissime quelle che intraprendono veramente il cammino e solo alcune quelle
che riescono davvero ad arrivare "dall'altra parte". Diventare una
strega è vicino all'impossibile, richiedendo totale abnegazione e la capacità
di affrontare qualsiasi cosa come se fosse l'ultima, su un cammino che sembra
invece non avere MAI fine. Una strega è capace di provare gioia e meraviglia
con qualsiasi cosa e, al tempo stesso, può essere testimone dell'orrore in
persona e continuare ad amare senza condizioni, nonostante tutto. Una strega sa
affrontare la più profonda sofferenza come l'estasti più sublime, un giaguaro
come uno scoiattolo, senza batter ciglio. Perché sa che la sua vera arte è
essere Signora della Cura come del Dolore. L'utilizzo di questo enorme potere a
fin di bene o fin di male dipende solo dal cuore della strega. Ma non ci
saranno problemi se, doveste incontrarne una, la rispetterete senza
condizioni."
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