Ormai è da un pò che son tornata dal selvaggio Sud, e mi sono anche portata dietro un nuovo amico.
Ha le vibrisse, gli occhi furbi e le orecchie grandi. Dato che è tutto nero l'ho chiamato Jiji, come il gatto che accompagna la streghetta Kiki in "Kiki consegne a domicilio" il lungometraggio animato di Miyazaki. Jiji è letteralmente la mia ombra, mi segue ovunque e mi dorme perennemente addosso, se non gli do retta mi viene a cercare riempendomi di attenzioni feline, e penso mi abbia scambiato per una specie di mamma-gatta gigante, il chè ovviamente mi lusinga dato che i gatti non fanno mai nulla che non vogliano fare davvero e che quelli di casa Zema seppur affezionati non mi hanno mai "scelta" come umana di riferimento. Finalmente! Anche adesso che scrivo mi ronfa in braccio.
Per il resto sono giornate un pò grigie di freddo, di mostre molto belle tipo quella di Igort che vi consiglio di non perdere se passate da Cremona e amate fumetti e Giappone,
di nuovi laboratori di Terapeutica Artistica in nuovi CDD alla conquista del cremasco, di telefonate, appuntamenti, lettere e dolcetti di carnevale, in assoluto i più fritti dell'anno! Questa cosa del carnevale mi sta un pò sfuggendo in realtà. Anche se ho già fatto fuori un vassoietto di chiacchere, mi rendo conto a stento che è iniziato Febbraio, una parte dei mio orologio interiore si è bloccato appena dopo Capodanno e anche se non è particolarmente freddo, mi sembra che questo inverno abbia la coda lunga. Forse devo andare di nuovo al falò di Pescarolo per aver l'impressione che stia passando sul serio. Come un desiderio di primavera per le strade della città si sente il meraviglioso profumo del calicanto che traccia per il mio naso una specie di mappa dei luoghi e dei giardini -spesso nascosti- dove sboccia questo fiore dorato dell'inverno. Lo adoro! Nei supermercati stanno comparendo le prime uova di Pasqua e la cosa mi lascia abbastanza sgomenta.
Questo mondo va troppo di fretta.
Meglio fare come Jiji......
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