La mia ragazza-lupo è tornata da uno dei suoi viaggi.
La mia ragazza-lupo è tornata dal Brasile.
Ha la pelle color del cuoio, i capelli arruffati,
e gli occhi ancora pieni di tutte le scoperte che ha fatto.
Tira fuori dalla sua agenda le piume dell' Ibis rosse come il fuoco,
mi porge un braccialetto fatto dagli Indios,
e una pietra verde come la foresta, imprigionata nei nodi di una rete di spago cerato.
Segna il percorso fatto con un mozzicone di matita rossa che avevo nel porta-monete,
e come sempre i suoi racconti portano lontano chi ascolta, come se stesse leggendo un romanzo d'avventura. Ma stavolta per me, è visibile il cambiamento.
Questa creatura sarà sempre affamata, mi dico.
Ma adesso i suoi occhi hanno una nuova luce, una nuova consapevolezza,
ed esserne partecipi silenziosi ma fieri,guardare qualcuno come qualcun'altro ha guardato me in passato, è una delle cose più strane e più belle che mi siano mai capitate.
Quelle piume…
RispondiEliminaLe sto cercando, delle piume, sai?
Ce le vorremmo intrecciare io e l'altro viaggiatore eterno affamato che, per l'appunto, tra poco se ne va in Brasil…
Cosa darei per trovare delle piume così…
Che bel post.
Beh digli che in Brasile le troverà! Cioè che roba...proprio lì! Ci stupiamo sempre e comunque, ma ormai è bello sapere che con certe persone è così. Un intreccio intrecciato!
RispondiEliminaMa io le voglio prima che lui parta! Ci si deve intrecciare quando è ancora qui. :)
RispondiEliminaMagari un Ibis ha fatto il nido sul tetto della tua casa, e non te ne sei accorta! :))
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