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sabato 15 aprile 2017

Santa Luce dei macelli

A parte i risvolti politici di questo gruppo, di cui non me ne frega assolutamente niente, degli Inava non posso dire che non abbiano sfornato dei pezzoni che mi fanno venire i brividi. Tipo QUESTO.
...Guardate sotto tutti gli strati, scavate scavate e troverete il cuore delle cose, il senso dei riti, immutato a dispetto di tutto. E allora forse, una risata selvaggia vi sfuggirà dalla gola. 


" Più lenta e greve d’un volo d’avvoltoio
La folla orante avanza come bovi al mattatoio.
Che entri il coro, che Luce sia
Di ceri innumerevoli a punteggiar la via.
E per toccare i lembi di sacra vestizione
Come se fosse un balsamo che dà consolazione
Ginocchi strisciano e lasciano una scia
Schiumante e bruna come un’agonia…

Come crivellato Golgota bianco seno tra le spine
E in capo a Lei
Le fanno da corona gli astri dell’Orsa Maggiore.
Col suo volto avorio e porpora guarda a noi sulle rovine,
Ed è per noi
Che l’abissale colubro tiene sotto il tallone!

Ma del Vattiente la gamba insanguinata
Insinua una lezione che resta inascoltata:
Che la mitezza non sempre è una virtù
Chi doma il suo soffrire, non vuole schiavitù!
Se il Cardo Santo è Atto Di Dolore
Come le Sette Spade che vanno a berle in cuore,
Vedo il virile, sereno sprezzo del-
L’arcaico oplita che fa dono di sé.

E dalle sdentate fauci di megere nero-notte
Riecheggerà
Sonora l’onda panica di ioniche rotte,
Delle primavere attiche quelle sacre frenesie
Crescono in me,
E certe guerre estatiche diventano mie.
Sento ancora tra le dita calde viscere fumanti
E scorgo in Lei,
Le traiettorie mistiche di uccelli migranti.
Perciò stringo quel revolver e a ragione che mi chiedi
Risponderò
Di nuovo è tempo che gli Dei si onorino in piedi! "

venerdì 14 aprile 2017

American Gods


Quando dentro un libro ritrovo cose del genere,significa che quel libro è uno dei miei preferiti. Mi accingo a rileggere American Gods di Gaiman per la terza volta. Sono in agitazione per la serie. Le poche cose che ho visto finora mi stanno facendo impazzire! Tra le pagine ho ritrovato piccoli avanzi della mia vita di circa uno o due anni fa: una foglia,lo stecco del gelato,un biglietto del treno,la carta di una caramella al rabarbaro di quelle che mangiava una mia prof dell'Accademia . Anche la storia contenuta in questo libro è contemporanea e quotidiana pur essendo pazzesca. Può ricordarci che certe cose che pensavamo dimenticate o che classificavamo come miti e vecchie storie,possono essere più vicine di quanto sospettiamo,praticamente dietro l'angolo,un pochino malconce forse, ma a portata di occhio alle giuste condizioni. E ...attenzione! Non sai mai quando potresti inciamparci! 


Ed ecco il genere di cose riguardanti la serie che mi stanno facendo impazzire:





mercoledì 12 aprile 2017

Fermento curioso

Daisy la gattina randagia trricolore ci ha lasciati questo mese. Si era ammalata di una di quelle malattie dei gatti che non perdonano, ma sappiamo che almeno ha vissuto per quasi un anno con la pancia piena e senza subire maltrattamenti, al caldo e coccolata. Questo pensiero è davvero confortante.
Oggi ho messo la grossa crisalide di falena del convolvolo che stavo accudendo in un posticino sicuro, baciato dal sole tra soffioni e fiori di tarassaco ancora gialli, coperta da un pò di terra. Mi sono segnata mentalmente dei riferimenti per ritrovare il punto esatto e tra un po' di tempo andrò a controllare se le cose sono andate bene. Non l'ho voluta tenere nella scatola aspettando lo sfarfallamento per paura che questo possa avvenire proprio mentre io sono troppo impegnata a traslocare, o non avvenire affatto per questioni di luce e/o temperatura. Nel dubbio, meglio lasciare quest'ultima fase delicata alla natura,mi sono detta.
Per il resto, sono giorni di grande fermento da queste parti:
Preparativi per la giornata nazionale del naso rosso ( vi dirò di più )
preparativi per Pasqua ( sì insomma....almeno due pastierine non le vogliamo sfornare? E i cudduraci? )
Preparativi per il cambio della tana ( tra pochi giorni terrò tra le mani le chiavi del potere, e meno male. La stanza a casa dei miei a questo punto mi risulta soffocante, ovvio! Manca davvero pochissimissimo e finalmente potrò fare gli scatoloni! Sto friggendo! )
Preparativi per un vecchio/nuovo e amato lavoro ( con annessa gitarella a Milano. Così saluterò anche i miei vecchi luoghi preferiti, fuori e dentro Hogwarts / Brera... )
E nei momenti in cui tutto ciò non mi travolge gironzolo per la mia piccola città, faccio amicizia con la zona in cui abiterò,una zona che mi piace piena di liutai e artisti, e vedo Cremona con nuovi occhi curiosi come la merda e affamati di dettagli, e mi rendo conto di tante piccole cose graziose che standomene sulle mie in mezzo ai campi per anni mi erano sfuggite. Alla fine del giro me ne torno in cascina ( 10 minuti di bici....una distanza irrisoria in verità ) quasi a malincuore. D'altronde le volpi stanno sia nei boschi che in città, stanno ai confini, sono adattabili e prendono da ogni ambiente ciò che gli piace o gli serve. Già...
E poi beh Cremona è una città ma dalle dimensioni modeste, e  perdersi davvero è improbabile se ci sei nata o se hai vissuto a San Paolo del Brasile come Victor. Mi allontano dai miei campi, ,ma saranno comunque a portata di pedali!