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domenica 25 dicembre 2016

24 / 12


Seduta al sole su un balcone al quarto piano,
il 24 Dicembre dopo pranzo
circondata dal mare e amorevolmente circondata
dal blu, dall'azzurro e dal bianco del grande vulcano innevato, aldilà dell'acqua.

25 / 12


L'ho rifatto, è successo di nuovo.
Complice la musica dei Bizantina, nel sole del mattino mi si è infiammato per un attimo il sangue,
ho rovesciato indietro la testa e una risata selvaggia ha preso forma nella mia gola.
Le campane della piccola chiesa fanno un frastuono infernale e la gente accorre, così è pieno di voci fuori dalla mia finestra. Voci di uomini,che parlano in dialetto, rumore di passi.
Ma il Sole ha già vinto e gli strati sovrapposti non ingannano il fiuto della volpe, ed essa sa che quegli strati non sono che illusione, ed il suo cuore è pieno di gratitudine e fuoco.

mercoledì 21 dicembre 2016

To jìrimma - Il ritorno



Scrivo finalmente, e lo faccio dal mio nido sul tetto, la mia piccola soffitta in questo piccolo paesino di 250 anime, quasi tutte  imparentate. Scrivo tra tegole rosse macchiate di licheni e il riflesso delle finestre illuminate della chiesa. La minuscola piazza, palcoscenico di matrimoni e funerali è lì di fronte. " A ruga da cresia" come dicono in dialetto, che è imparentato anche lui con il grecanico.





Accompagnati da un vento fortissimo che quasi spostava il nostro vecchio camper,
abbiamo trovato la via del ritorno anche stavolta.
Abbiamo rivisto il mare e incontrato di nuovo gli occhi dei nostri cari,
la gatta dal pelo marmorizzato che avevamo accudito, curato e adottato ( o forse solo pensato e creduto di adottare ) una volta riviste le stradine natie, ci ha ringraziato di cuore preferendo tornare alla sua vita randagia, e ha fatto perdere ogni traccia di sè.
Ieri è stata una giornata di pioggia e vento, un vento forte di Scirocco che faceva vibrare i vetri e ululava tra le lamiere dei terrazzini, incessantemente, buttando l'acqua a secchiate sulle facciate delle case.
Ha anche piovuto con il sole, come per un matrimonio di volpi.



Oggi il cielo era ancora coperto di nubi, ma meno lacrimoso e sopratutto, il vento è caduto.
Così mi sono spinta sotto al paese, lì dove si trovano orti e giardini e dove scorre veloce la fiumara che in questa stagione è ricca di acqua e di voce, a differenza di com'è in estate quando tutto è secco e riarso, la terra si crepa,e il verbasco innalza i suoi fiori gialli sui lunghissimi steli.




Dopo aver salutato una vecchia amica dalle orecchie tonde e il muso sporgente


sono poi risalita fino all'antica grotta del Santo eremita Arsenio, un basiliano vissuto nel IX secolo, e che alla tenera età di quindici anni si dedicò ad un rigido misticismo, secondo le regole degli asceti greci di Calabria, e diventò monaco. Come ogni trickster che si rispetti, ho ignorato e aggirato il divieto, ossia la corda tesa all'ingresso della spelonca per proteggere il luogo sacro dall'invadenza dei visitatori estivi, e mi sono seduta all'interno, su uno spuntone di pietra levigato dal tempo e dal mare di milioni di anni fa.
Ogni volta che mi trovo in quel luogo, mi ritrovo a immaginare e a cercare di indovinare dove questo sant'uomo e il suo discepolo e bios Elia lo speleota, tenessero i loro giacigli, o in quale punto veniva acceso il fuoco. Provo a immaginare come doveva essere la notte, e mi piace pensare che quella fessura di roccia e i profili delle colline al di fuori, più antiche sia di me che di loro,siano gli stessi che anch'essi guardavano.





Ho tracciato il simbolo di protezione Zui-un verso le quattro direzioni intorno a me e sono rimasta lì un pò a meditare e a concedermi un buon auto-trattamento Reiki. Attorno a me la quiete del dolce inverno mediterraneo e il via vai di codirossi e pettirossi con il loro cinguettio a intermittenza, e dentro di me un gran senso di pace, comunione con la terra, e gratitudine...quanto è lontano tutto questo dalla frenesia del moderno Natale. Quanta ricchezza inestimabile è racchiusa nella semplicità.
Il santo eremita lo sapeva bene, e spero non se ne abbia a male se ogni tanto anche io trovo rifugio nella sua grotta. Quando sono uscita da lì, la luce ha colpito un poco i miei occhi e ho ripreso il sentiero per il paese, incontrando vecchi muri disabitati fatta eccezione per qualche fantasma, e fiori di borragine del blu più splendente.



E per finire in bellezza le giornate del mio ritorno e non perdere l'atmosfera, non posso mai mancare l'appuntamento delle 23:40 con  Ombre radio e l'amata voce di Vinicio Capossela:  Per parlare con le ombre del regno dei morti a Ulisse viene detto di scavare la terra e offrire del sangue.
Da quel sangue prende corpo la voce, la voce di un ombra, Tiresia, e la divinazione e la conoscenza…Restiamo al riparo dalla conoscenza fino a che non chiediamo, ma non dopo. 
Queste puntate sono una specie di viaggio tra le ombre della "stagione intercalare”, la strettoia di clessidra in cui passa l’anno. Sono ombre dei morti, che parlano a mezzo di un sacrificio .. abbiamo sacrificato, sottratto all’uso, intere parti di noi, sedimentate però nell’inconscio collettivo dove ancora abita il licantropo, il mannaro, Erode, il pastore, la stella, gli animali parlanti, tutto quello che da una forma e una misura alla nostra angoscia della presenza sulla terra....

mercoledì 14 dicembre 2016

I stratìa - Il viaggio

Le valigie sono chiuse,
mancano ancora poche cose e l'atmosfera del viaggio imminente aleggia per la casa che rimarrà spenta e vuota per quasi un mese.
Questo viaggio che faccio da sempre, che non facevo da un po'.
Questo viaggio che un po' odio, ma che adesso sotto sotto mi manca, e ho voglia di rifare.
Questa traversata con i suoi paesaggi, le sue montagne e il mare alla fine ( perchè quando vedi il mare e la costa della Sicilia spuntare da una curva che sembra sospesa nel nulla, sai che ormai sei vicino alla meta.)
L'autostrada, i TIR, le luci, l'odore inconfondibile degli autogrill ( un misto di caffè, brioches calde e sevizi igienici a volte pulitissimi, a volte sordidi, moderni oppure vecchi ) gli accenti e le parlate che cambiano man mano, le aree di sosta che scendendo diventano sempre più rare, gli oleandri che separano le corsie, le gallerie, qualche scorcio di vita altrui sbirciato da qualche finestra nel giro di un breve istante, il tempo atmosferico che a volte regala sorprese come un arcobaleno improvviso, o il fenomeno della fata Morgana ( quella volta fu memorabile! ) 
Vivo tutto questo praticamente da sempre, e forse questa sarà una delle ultime volte,
quantomeno in questo modo.
Questo viaggio che facciamo per raggiungere le nostre radici, la nostra famiglia, un pezzetto di cuore.
Le valigie sono chiuse,
mancano ancora poche cose....



mercoledì 7 dicembre 2016

Posso...

Posso tracciare segni nell'aria per aiutare anche chi è lontano da me...



posso mettere un naso rosso e far in modo che Zampiglia
quella pasticciona, prenda il mio posto per un po'...


posso ricordare benissimo tutti i nomi clown dei miei nuovi compagni di viaggio, e non ricordare quasi per niente i loro nomi di tutti i giorni... ( a proposito: ciao carissimi Brucoblu, Topodidi, Ugolina, Mamibelle, Ziadori, Gongon, Varicella, Batuff, Cirilip, Bradighiro, Edith, Gargoile, Nenny, Gocciola, Dimentichella, Pecchiasale, Gasar, Linus, Gleda, Ticci, Trippy, Raksha, Sirenè, Stuart, Magabletta, Ziiza, e naturalmente Ambaradan che ci hai guidato per tre giorni indimenticabili di risate ed emozioni! ) 


Posso togliere la polvere dalla scatola di legno dei colori da stoffa, e fare in modo che un camice VIP qualsiasi diventi il camice VIP di Zampiglia...



Posso notare come il mio amato totem adori inseguirmi nelle stanze in cui faccio formazione come clown sociale ( prima sotto forma di bellissimo disegno, e poi come targhetta su un condizionatore nella stanza degli allenamenti!!!) 

Posso finire di correggere in tempo un intero romanzo scritto in "Victorese"...
Posso preparami per l'ultimo mercatino dell'anno ( il più magico ) 
e farmi disegnare le pomelle rosse da folletto anche stavolta...



Posso finire di scrivere l'ultima lettera...
Posso pensare che forse....quasi quasi....preparo la valigia!!!