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martedì 28 luglio 2015

Tesori



Io e mia cugina Maria Rita abbiamo scoperto la spiaggia di San Gregorio, un piccolo villaggio di pescatori con le casette che si affacciano letteralmente sul mare: i gradini delle verandine spesso e volentieri finiscono in acqua e anche sotto, quando d'inverno sale la marea. 
Forse non è il luogo migliore in cui bagnarsi, dato che esistono molte spiagge più belle ed è abbastanza vicino alla città, ma è un luogo poco frequentato e per quanto riguarda i tesori del mare, è un perfetto territorio di caccia. Tutto quello che non trovo da altre parti l'ho trovato qui. 
Ecco qualche foto del bottino:




lunedì 20 luglio 2015

Appunti Calabresi


Scrivo dalla mia soffitta Calabrese.
Un ormai vago profumo di incenso al sandalo aleggia qui intorno, e oggi ho deciso di non esserci per nessuno a parte per i miei pensieri da trascrivere e per la tesi.
Non è facile ritagliarsi un pezzettino di tempo libero quando la tua famiglia conta qualche centinaio di elementi di tutte le età e di tutti i caratteri.
Ma oggi son qui e ci sono due appunti che voglio subito trascrivere, prima che mi sfuggano.
Uno riguarda Mati, che l'altra sera mi ha fatto un regalo speciale e un'altro riguarda una perfetta estranea.

Il 18 Luglio è un giorno speciale.
Il 18 Luglio è il compleanno di Matilde, una mia cuginetta, e la sua famiglia organizza sempre una bellissima festa con parenti e amici.
Il 18 Luglio di quest'anno io ero fisicamente presente ma mentalmente lontana, di umore malinconico e iper-sensibile, con tutti i pori dell'anima spalancati alle meraviglie del mondo e alle sue brutture e ahimè,con ben pochi filtri. In una condizione di questo genere la cosa migliore da fare è starsene tranquilli e assecondare il proprio corpo, di certo non stare in mezzo alla confusione per quanto allegra possa essere.
E così io me ne stavo su una sediolina di vimini un pò in disparte,assorta a guardare il vento tra i rami di un eucalipto, sorseggiando distrattamente aranciata e con un sorrisino ebete stampato in faccia per non far preoccupare inutilmente nessuno. 
Ad un certo punto, la festeggiata, nonostante fosse tutta presa dagli altri bambini, dai regali e da alcuni palloni gonfiabili, mi è passata vicina silenziosa, e senza fermarsi mi ha sorriso e ha sfiorato le mie mani con le sue, piano piano ma in modo deciso, con tutta la profonda dignità dei suoi 3 anni appena compiuti. Un gesto semplice e sincero che ha riverberato in me come il suono dolce di un'arpa, e ha preso la forma di un messaggio: " Lo so. Non preoccuparti. Ora non mi posso proprio fermare, ma ci tengo a te ".
 Ho ingollato l'aranciata e mi sono subito messa a scrivere sulla mia agendina azzurra.


( Ieri ho incontrato di nuovo il mare. Ne sono uscita con un malditesta incredibile ma è stato bello.
Quando troverò le parole adatte per descrivere lo stato che mi procura starmene nel suo abbraccio blu lo farò. Per ora, mi ricordo di Pande, il medico Ayurveda che in India mi ha detto tante cose interessanti, tra cui  che il mio dosha è Kapha ( acqua ) e penso che non poteva essere altrimenti. ) 


Oggi mentre ero a fare la spesa, il secondo appunto.
 Solo mentale perchè non ho avuto il tempo di trascriverlo.
Una donna indiana apparentemente di mezz'età, vestita all' occidentale con i pantaloni al ginocchio,
due occhi allegri e scuri di ghiaietto luccicante, e appena un ciuffo di capelli bianchi. 
La treccia non era allacciata in fondo eppure non si scioglieva, e gli orecchini d'oro piatti e discreti, con una lavorazione a minuscole sfere, dicevano "Rajasthan".
Aspettava una coppia di anziani, ed era luminosa, radiosa, emanava felicità e premura nonostante il casino che aveva intorno. Il genere di casino cafonesco che solo un discount pieno di roba in offerta, all'estremo Sud del paese può offrire. Dopo la mia esperienza con le donne indiane, ho immaginato quanto deve essersi sentita libera con quei vestiti addosso e con un lavoro. Senza nessuna suocera frustrata a sua volta da una vita di privazioni a dirle "Didi! vergognati! Una donna non lavora e non mette quei pantaloni così corti!" 
Nonostante tutto il disordine e la confusione, lei sorrideva alla gente chiedendo "permesso" piano piano e la gente abbagliata da quel non-si-sa-cosa pieno di grazia,sorrideva a sua volta facendola passare. Pazzesco! 
Probabilmente spedisce i soldi a casa piena di orgoglio, ma la sua storia potrebbe essere pure diversa, non lo saprò mai. Ad ogni modo,spero che questa sconosciuta mantenga a lungo quel sorriso così radioso.

Tra due settimane arriva Victor.
Per adesso è tutto.



martedì 7 luglio 2015

Caldo e spedizioni postali

Ed è arrivato il caldo, quello vero.
Riesco a sopravvivere solo grazie a numerose docce fresche e al mio vecchio ventilatore.
Scrivo lettere, ricette indiane, e ovviamente la tesi.
In camera mia c'è una vecchia tela dipinta di blu, con solo un accenno di lana gialla cucito sopra che mi guarda. Dovrà aspettare un pochino, e insieme alla stesura della tesi mi aiuterà a passare i lunghissimi e caldissimi pomeriggi mediterranei., perchè  forse dovrò partire presto, ma sono contenta perchè per 10 giorni in Agosto Vic sarà in Calabria con me. Ho anche voglia di cambiare aria e risentire certi profumi, e riempirmi gli occhi con il mare e l'Etna in lontananza, e con quei tramonti arancio e viola che solo il cortiletto del nonno sa regalarmi. 
Nel frattempo ho fatto amicizia con una persona speciale, con cui forse in futuro potrò avere interessanti collaborazioni. Abbiamo molte cose in comune e se tutto va bene presto ne scriverò in modo più completo. Se volete, incrociate le dita e mandatemi un sorriso! 
Poi che altro? Ah ! I miei traffici postali che non si fermano certo in estate: Io e Vic abbiamo ricevuto una cartolina da quel pesce rosso di Eta,in cui ci tiene a precisare che qualcuno è scemo, poi ne ho ricevuta un'altra dal Corvo e da Irene dall'Estonia e subito dopo gli ho inviato un pacchetto con dentro alcuni tesori indiani . Non ho pensato di chiedere se si trovassero a Susikas o a Espoo. L'ho inviato senza indugio a Susikas ( che è il posto che tutti noi amiamo di più ) ed infatti loro erano lì. Immaginarli nella casa rossa del Corvo, con la luce dorata e iridescente del breve tramonto artico estivo ( come nella foto scattata ieri ) mi riempe di gioia. Spero di poterli  raggiungere l'anno prossimo, per festeggiare insieme la mia seconda laurea. 






PS: Anche se le magnifiche poste italiane si sono mangiate una delle nostre lettere, ne sto scrivendo una anche per Sabina. Non ci facciamo certo dissuadere da qualche sparizione,no? Anche se ogni volta che ci spediamo una lettera, sembriamo madri ansiose per un figlioletto cartaceo che va incontro a chissà quale destino. 
PPS: In queste occasioni di caldo torrido la mia speranza è riposta nei temporali. Ieri sera ho dato voce al mio vecchio bastone della pioggia, che di solito convince le nuvole a smuoversi un pò. 
Stiamo a vedere!