Sono partita lasciando la pianura ammantata da un candido
mantello di neve, coperta da impronte familiari e luminosa di ghiaccio.
…E poi il lungo
viaggio, tra nebbie e montagne.
E infine….il mare, il mio mare d’inverno e la Sicilia così
vicina da poterla quasi toccare.
Per me, Armo in inverno è più bello. L’aria ha profumi che
non ci sono in estate, come quello delle stufe e del legno bruciato e le notti
sono più misteriose: abitate dagli spiriti della montagna che a volte si
spingono fino alle stradine del paese,
mentre tutti dormono.
E quelle montagne sopra di me sono un richiamo, con ai piedi
la macchia mediterranea e le quercie, e poi gli altissimi cipressi e più in
alto ancora gli abeti.
Con la neve su in cima e il sapore dolce del pane di grano
ancora caldo.
L’Aspromonte racconta un sacco di vecchie storie, che sono
state già raccontate tante volte attorno a chissà quanti bracieri. Una di
queste parla anche di una volpe-spirito, che nel bel mezzo di un salto sparì
nel nulla appena prima di atterrare dalla parte opposta di un dirupo, sotto gli
occhi sbigottiti di un cacciatore,che a quanto pare era mio nonno, persona ironicamente
piuttosto pratica e razionale. Penso che questa storia prima o poi diventerà
un’illustrazione.
E poi….inverno sullo Stretto significa affetti, festività e
cibo. Più cibo di quanto se ne potrebbe vedere in un mese ma tutto insieme.
Signori indiscussi dell’inverno quaggiù sono il baccalà, le olive e i formaggi,
la polenta “con i curcuci” le “frittole” e le “crispelle”. E poi i dolci….
“Petrali” , datteri ripieni con mandorle tostate e ricoperti
di cioccolato, e una varietà infinita di torroncini dal cui incarto non si
capisce quasi mai il gusto.
E poi di nuovo la lunga strada del ritorno....
Ora si riparte, e le cose da fare non mancano!
Io mi auguro un giorno di fare un viaggio con te. ♥
RispondiEliminaGrazie per condividere qui la tua vita, Volpe :)
In effetti ci vorrebbe un pesce su quel vecchio camper!!! ;) grazie a te meraviglia!!
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