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venerdì 5 agosto 2011

Jonio


Alla fine eccomi qui.
Seduta sotto la veranda del vecchio camper in un campeggino della costa. Direi che la situazione è notevolmente migliorata: Il mare è splendido e trasparente e qui, senza montagne intorno scrivere è più facile. Mi trovo a Siderno, nel bel mezzo dell'area Grecanica,sulla cosìdetta "Costa dei Gelsomini". Le piante di Agave sono immense e gli alberi di Eucalipto anche. mi vengono in mente i rimedi di mia nonna: Una puntura d'insetto,un graffio,o una qualsiasi irritazione della pelle? Spezza una foglia d'Agave (o meglio ancora di Aloe,che qui è comunissima ed è cosiderata una pianta portafortuna) e spalmati la linfa che contiene sulla parte interessata. Questa,simile ad un gel fresco e verde formerà una pellicola e porterà sollievo.


Per quanto riguarda l'eucalipto,credo che farò scorta di foglie da seccare e utilizzare il prossimo inverno,quando le loro proprietà balsamiche potranno sicuramente essere utili.
E poi c'è lui. Lo Jonio.
Mare trasparente e profondo che mi fa venire in mente galee greche con un occhio scaccia-spiriti dipinto sulla prua. Mare trasparente e profondo che mi accoglie e mi culla con il suo danzare: Gelido al primo tocco e poi fatto di sospiri di velluto caldo sulla pelle. Pelle che nel giro di due giorni cambia completamente colore diventando dorata, come i capelli che si schiariscono un pò diventando rossicci e diventano morbidi e compatti come mai durante l'anno. Solitamente il mare "stressa" i capelli,dicono. Il mio corpo invece si trova perfettamente a suo agio. E la mente? Beh....il pensiero che la tesi è completamente finita e che non devo più preoccuparmi di esami è una gran bella cosa,poi c'è il pensiero lieto dei giorni che verranno con la persona che amo di più,e infine ma non ultimo il pensiero di chi è lontano pur essendo vicinissimo. Proprio in questi giorni penso spesso al Corvo,a come sarà ritrovarsi e a cosa potrebbe succedere...il ghiaccio l'abbiamo definitivamente rotto,ed è ora di perdere il "pelo della nascita". Quando di sera o alle prime ore del mattino,in spiaggia non c'è nessuno e il mare canta una miriade di canzoni,piano piano mi unisco a lui. Nessuna parola che si possa definire tale e buoni pensieri nel profondo. Perchè è da lì che sgorgano spontanee le parole-non-parole. E poi la tua canzone non è più una canzone e basta ma è il mare stesso, diventa ciò che ti ha spinto a cantare. Tutto questo ha un nome, si chiama "Joik"...ma i nomi non hanno molta importanza in certi momenti. E così mando pensieri lontano sulle acque,li affido alle fortissime correnti,e so per certo che arriveranno ad arruffare le piume del Corvo,o a far miagolare il gatto di Irene. A proposito di gatti: Sofia dorme o si aggira tranquilla per il nostro piccolo "accampamento" e tutta la gente che passa qui davanti per andare al mare,si ferma ad osservare incuriosita questa strana famiglia con due cani che dormono sotto al camper....ed una piccole tigre con la pettorina! :)


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